https://doi.org/10.1136/bmj-2023-077310
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Alcool e linee guida ipertensione
Ma davvero la prestigiosa American Heart Association ha fatto una inversione ad U consigliando di bere alcolici persino ai cardiopatici, perché l’alcol sarebbe cardioprotettivo?
Sicuro sicuro che nelle nuove linee guida 2023 pubblicate su Circulation ci sia proprio questa indicazione?
Perché avrebbe torto l’OMS, e tutte le altre organizzazioni internazionali (serie) che si occupano di salute, parlando di nessun beneficio e tanti problemi causati dall’alcol anche a basse assunzioni.
Avendo la pazienza e il dovere di chi fa questo mestiere di andare a leggersi l’originale e non i commenti più o meno interessati pubblicati su qualche “giornale”, si scopre che la AHA ha detto esattamente il contrario: non esistono studi randomizzati e controllati che attestino i benefici di cui si parla, che derivano invece da studi meramente osservazionali gravati da stili di vita e socioeconomici.
Semmai nel futuro uno studio riuscisse a dimostrare che davvero un qualche beneficio dall’assunzione di alcol possa esserci, verrebbe spazzato via dalla certezza di esporsi al rischio cancro.
Con qualunque dose: non esiste la dose minima sicura, ribadiscono i cardiologi americani.
Bere moderatamente riduce il rischio, ma pur sempre è una riduzione del danno.
Sorgente: Non esiste dose minima di assunzione alcolica sicura, men che meno che dia benefici di salute – Quotidiano Sanità
Alcool parlamento europeo
Si leggono molte inesatteze disseminate sui social a cura di noti e ignoti che ritengono di poter supprtare una narrazione che non ha alcuna base scientifica e neppure normativa.
Si legge di tutto e di più sulla questione VINO e ETICHETTE … molta disinformazione è stata diffusa da un settore della produzione vitivinicola che ha creato un caso VINO che non c’è affermando che la decisione della Commissione Europea di accettare la legge irlandese che introduce messaggi in etichetta sia fatta per danneggiare il vino e abbia violato quanto invece ADOTTATO dalla Risoluzione del Parlamento Europeo (come se non avesse approvato “warnings” in etichetta). E’ stata anche impropriamente criticata , anche da volti noti del mondo professionale medico, la nozione che NON ESISTANO LIVELLI SICURI PER LA SALUTE e che sia in atto un attacco al VINO e una deriva proibizionistica.
Come sempre per farsi un idea indipendente su cosa sia vero e cosa no si va alla ricerca del testo originale della Risoluzione del Parlamento e si scopre che la Risoluzione :
A) NON ha mai fatto riferimento al VINO di cui non c’è traccia nel testo che fa riferimento esclusivo all’ALCOL
B) afferma la CANCEROGENICITA’ dell’ALCOL (vino incluso)
C) riconosce che il livello più sicuro di consumo di alcol non esiste per quanto riguarda la prevenzione oncologica e sottolinea la necessità di tenerne conto nella definizione e nell’attuazione della politica di prevenzione del cancro
D) evidenzia che il consumo nocivo di alcol è un fattore di rischio per molti carcinomi differenti, quali i carcinomi del cavo orale, della faringe, della laringe, dell’esofago, del fegato, del colon-retto e della mammella nelle donne
E) accoglie con favore l’obiettivo della Commissione di ridurre di almeno il 10 % il consumo dannoso di alcol entro il 2025;
F) incoraggia la Commissione e gli Stati membri a promuovere azioni tese a ridurre e prevenire i danni provocati dall’alcol
G) sostiene la necessità di offrire ai consumatori informazioni appropriate migliorando l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol e introducendo l’indicazione obbligatoria degli ingredienti e delle informazioni nutrizionali nonché mediante l’introduzione dell’etichettatura digitale
H) chiede alla Commissione di adottare azioni specifiche contro il consumo eccessivo e pericoloso di alcol
A livello europeo si verificano parola per parola le affermazioni che si inseriscono nelle Risoluzioni come quella del Parlamento Europeo che lancia l’ EU BEAT CANCER PLAN : https://www.europarl.europa.eu/…/TA-9-2022-0038_EN.html .
Favorisco il testo in italiano dei comma 15 e 16 (in parentesi i riferimenti all’evidenza scientifica portata in aula dal BECA il Comitato di scienziati che fa da consulenza formale al Parlamento Europeo , se si va sul link si può cliccare sui riferimenti e rendersi conto delle “inesattezze” disseminate da chi non ha interessi di salute pubblica):
15. Il Parlamento Europeo rammenta che l’IARC ha classificato l’etanolo e l’acetaldeide da metabolismo dell’etanolo contenuti nelle bevande alcoliche come cancerogeni per l’essere umano e che in Europa circa il 10 % di tutti i casi di cancro negli uomini e il 3 % di tutti i casi di cancro nelle donne sono riconducibili al consumo di alcol(40); sottolinea che minore è il consumo di alcol minore è il rischio di sviluppare neoplasie; evidenzia che il consumo nocivo di alcol è un fattore di rischio per molti carcinomi differenti, quali i carcinomi del cavo orale, della faringe, della laringe, dell’esofago, del fegato, del colon-retto e della mammella nelle donne; rammenta lo studio menzionato dall’OMS(41) che riconosce che il livello più sicuro di consumo di alcol non esiste per quanto riguarda la prevenzione oncologica e sottolinea la necessità di tenerne conto nella definizione e nell’attuazione della politica di prevenzione del cancro(42);
16. Il Parlamento Europeo accoglie con favore l’obiettivo della Commissione di ridurre di almeno il 10 % il consumo dannoso di alcol entro il 2025; incoraggia la Commissione e gli Stati membri a promuovere azioni tese a ridurre e prevenire i danni provocati dall’alcol nel quadro della revisione della strategia europea sull’alcol(43), ivi compresa una strategia europea volta ad azzerare il consumo di alcol per i minori, corredata, se del caso, di proposte legislative, rispettando nel contempo il principio di sussidiarietà e le normative nazionali vigenti sui limiti di età per il consumo di alcol; sostiene la necessità di offrire ai consumatori informazioni appropriate migliorando l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol e introducendo l’indicazione obbligatoria degli ingredienti e delle informazioni nutrizionali nonché mediante l’introduzione dell’etichettatura digitale; chiede alla Commissione di adottare azioni specifiche contro il consumo eccessivo e pericoloso di alcol(44); ritiene importante tutelare i minori dall’esposizione alla comunicazione commerciale sul consumo di alcol, nonché dall’inserimento di prodotti e sponsorizzazioni di marchi di prodotti alcolici, anche in ambiente digitale, dal momento che la pubblicità non dovrebbe rivolgersi espressamente ai minori e non dovrebbe incoraggiare il consumo di alcol; invita a proibire la pubblicità e la sponsorizzazione di bevande alcoliche in occasione degli eventi sportivi qualora a tali eventi partecipino principalmente i minori; chiede il monitoraggio rigoroso dell’attuazione della direttiva sui servizi di media audiovisivi riveduta(45); chiede che la proposta relativa a una legge sui servizi digitali rafforzi la capacità degli Stati membri di sostenere e applicare la legislazione volta a tutelare i minori e altre popolazioni vulnerabili dalle comunicazioni commerciali delle bevande alcoliche; invita a stanziare fondi pubblici a favore di campagne di sensibilizzazione a livello nazionale ed europeo; sostiene la prevista revisione della legislazione europea in materia di tassazione dei prodotti alcolici e di acquisti transfrontalieri di alcol da parte di privati cittadini nonché la revisione delle politiche sulla definizione dei prezzi.
Questa la realtà, chi legge ora ha una chiave di lettura in più, ne faccia buon uso.
Alcool e danni
Caro collega, consentimi…indicherei la monografia IARC – di 400 e passa pagine – che forse annoierebbe, una sintesi delle evidenze che certificano che NON ESISTONO SOGLIE la troviamo al link https://tinyurl.com/yv9xdact o, se piace l’ECHA, dove si potrà verificare (https://tinyurl.com/2cv5yee8 ) che nella sezione HUMAN DATA (per i ratti eviterei… ) si ripete il concetto : NON ESISTONO SOGLIE. Se si vuole veramente aiutare le persone a capire perchè l’alcol è TUTTO uguale occorrerà ricordare che un bicchiere medio di vino, un boccale di birra, un bicchiere di whisky o di amaro hanno una EQUIVALENZA : contengoto TUTTI 12 grammi di ALCOL. NON esistono nel vino proprietà FANTASTICHE se non quelle che chi ha interessi commerciali introduce nella narrazione per assecondare i falsi miti e l’ignoranza della gente che non vuole ammettere ( e mai lo farà) che certi comportamenti che noi medici sappiamo identificare come nocivi all’organismi, rappresentino un RISCHIO che cresce in un continuum all’aumentare dal consumo, partendo da zero, lo dicono TUTTE le evidenze scientifiche che sono acquisite anche nella cornice legale delle Risoluzioni OMS e EU in cui ogni afferazione DEVE essere motivata adeguatamente e VERIFICATA per poter giunger ad un CONSENSO dal quale ci si può anche dissociare ma , è bebe ricordarlo, declassificando la propria valutazione a quella di mera opinione: valore zero. Se si vuole aiutare veramente la gente a capire come mai 28 Governi hanno adottato in Parlamento la Strategia contro il Cancro e, in relazione all’alcol, nell’esplicito richiamo al NON ESISTE UNA QUANTITA’ DI ALCOL SICURA PER LA SALUTE si leggano i commi 15 e 16 della Risoluzione del 16 febbraio 2022 e le note di rimando per ogni singola affermazione posta in una cornice obbligatoriamente LEGALE che richiede la DIMOSTRAZIONE di ogni singola affermazione (https://tinyurl.com/yarbbpeb )tra le quali quelle che tu , superficialmente, sminuisci SENZA PRODURRE ALCUNA EVIDENZA che spinga chi legge a VERIFICARE se sia apprezzabile come affermazione scientifica o solo come boutade che da medico , epidemiologo e esperto del settore contesto. Ti sarà utile esaminare TUTTI i documenti aggiornati gennaio 2023 nel merito del messaggio di salute pubblica e di prevenzione “non esistono quantità sicure per la salute” di QUALUNQUE TIPO DI ALCOLICO, VINO INCLUSO, alla pagina https://tinyurl.com/3u89jr65 dove risulterà chiaro a chi legge, attraverso la valutazione indipendente che potrà derivare dalla comprensione del testo dell’ultima pobblicazione su LANCET dell’OMS “No level of alcohol consumption is safe for our ” health(https://tinyurl.com/2kf9dedu ) che le affermazioni contrarie sono PRIVE di qualunque evidenza scientifca per la comunità scientiifca e per i policy makers che hanno approvato , giustamente, le strategie, i piani, gli interventi mondiali , europei e nazionali a tutela della salute della persona e nel RISPETTO del diritto del consumatore ad un informazione valida e corretta mirata “a favorire scelte informate”, specificano le Direttive contro la disinformazione e i disinformatori. Spero di aver contribuito a chiarire a chi legge che dietro le dichiarazioni o c’è conoscenza o si rischia di farsi portatori di narrazioni che NON sono proprie di chi contribuisce a garantire il più elevato livello possibile di salute e benessere individuale e collettivo che nel rispetto del suo ruolo di tutela della salute ha il dovere di affermare che “L’alcol non c’entra nulla con la salute”. E se lo usa ( https://tinyurl.com/39mvx37n ) e lo dissemina la FRANCIA – che è principale produttrice ed esportatrice di vino come Portogallo, Spagna e Germania i cui produttori, come quelli ITALIANI, hanno ottemperato già da decenni rhttps://tinyurl.com/39mvx37nTTERE IN ETICHETTA dei vini nazionali esportati in USA come in Canada le avvertenze per la salute che le tue affermazioni sminuiscono – una ragione ci sarà e si spera che chi legge e consuma se ne renda conto. Il caso vino non è un caso, l’alcol è alcol, le direttive comunitarie si rispettano, la salute si tutela. Sempre disponibile a qualunque confronto scientifico, le mie opinioni, come le tue contano zero. Grazie per l’attenzione.
Health and cancer risks associated with low levels of alcohol consumption – The Lancet Public Health
TTBGov – Wine Labeling: Health Warning Statement
Information on the wine label health warning statement.
Sorgente: TTBGov – Wine Labeling: Health Warning Statement
Limit alcohol consumption | Cancer Prevention | WCRF International
Drinking alcohol is a risk factor for several common cancers. One of our Cancer Prevention Recommendations is to limit alcohol consumption
Sorgente: Limit alcohol consumption | Cancer Prevention | WCRF International