Sorgente: Diagnostic reasoning in cardiovascular medicine | The BMJ
Sorgente: Does clinical methodology yet exist? – GIN
Sorgente: My job as a doctor in today’s NHS is draining me of humanity | Society | The Guardian
Sorgente: The Inequity of Isolation | NEJM
It’s the virus, stupid!” fu la battuta che pose fine alla disputa accademica e che determinò il fatto che la definizione di “HIV disease” (“malattia da HIV”), già introdotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1990 [3], si affermasse definitivamente a significare, appunto, che l’infezione per se, ancorché asintomatica per molti anni, era da considerarsi già malattia.
Sorgente: “Contagiati non vuol dire malati”? La lezione del virus dell’AIDS | Scienza in rete
Ai giovani studenti di medicine, e infermieristica, dietisti e di tutte le .professioni sanitarie. Faccio mio questo apppello
Lettera girata ai miei studenti di Medicina…che Dio li protegga.
Molti, i giovani, non mi conoscono mentre i vecchi probabilmente si ricorderanno a malapena visto che è molto che non scrivo su questo gruppo ma piano piano ricominceremo..e quindi ripartiamo…E’ ferragosto, il giorno che gli italiani festeggiano solitamente con feste, canti, balli e cene. Molti di noi però si sono scordati però che siamo in piena emergenza COVID. Il COVID ragazzi non è passato, il COVID è tra noi esattamente come prima ma in maniera più subdola, prima in clusters ben definiti, ora diffuso. C’è stato un lockdown pesante che vi ha costretto a non fare pratica, che vi ha costretto a seguire le lezioni da casa, che vi ha portato a stare lontani dall’aria della corsia, ma vedo che tutti lo hanno dimenticato, tutti hanno dimenticato le lunghe file di camion militari pieni di bare andare via di notte dagli ospedali lombardi, tutti hanno dimenticato gli angeli delle corsie (cioè voi tra qualche anno) morire per trattare persone sole, spesso intubate, colpite da questa malattia. Siete o sarete medici a breve e vi siete mai chiesti che forse ci potreste essere voi nelle corsie a trattare vostri coetanei che hanno ignorato il rischio del contagio “tanto il COVID prende solo qualche sfigato e non è pericoloso”? Non è vero ragazzi che il COVID è poco più di un raffreddore, il COVID lascia il segno, il COVID devasta la vita, vostra e quella degli altri, quella dei vostri familiari, dei vostri nonni, e quando li ha presi, quando vi ha presi, è troppo tardi per recriminare, per dire “ma io non immaginavo”. Vedo che molti che criticano il lockdown stanno facendo di tutto per tornare al lockdown, vedo ragazzi che trascurano le minime norme di igiene perché “devono divertirsi” e questo posso accettarlo a fatica da chi ha un livello culturale basso, non da uno studente in medicina che forse già nei prossimi mesi dovrà andare in reparto a cercare di tamponare i danni fatti dal COVID, rischiando lui o lei in prima linea. Fino ad ora abbiamo avuto focolai più o meno controllabili ma se continua così i focolai diventeranno troppi e non saranno più controllabili….ed il virus si espanderà in maniera geometrica…e non ci saranno alternative ad un nuovo lockdown (che non ci possiamo permettere) o aspettare cosa succede, e voi che ora vi sentite immortali sarete costretti a rischiare la vita coscientemente in reparto per curare i vostri parenti o amici o coetanei contagiati dal coglione di turno che si doveva divertire. Io sono stato uno che nella vita si è divertito tanto, troppo, provando davvero di tutto, ma mai e poi mai ho messo a rischio la vita di qualcun altro, tantomeno quella di un mio parente, e chi fa sciocchezze in questo momento mette a rischio non tanto la propria vita, ma quella di tutti coloro che lo circondano…e questo non può essere accettabile da uno studente di medicina. Abbiamo saputo che alcuni vostri colleghi di università sono risultati positivi dopo essere stati a divertirsi in paesi esteri: divertirsi per poi passare il resto delle vacanze in quarantena con la paura di aver contagiato un parente…ha senso questo? Ha senso poi piangere? Ha senso poi che voi andiate a rischiare in reparto per trattare questi coglioni? E’ possibile divertirsi senza portare la morte in casa?
Siete studenti in medicina, siete studenti che hanno scelto di fare medicina e ci state perdendo la vita per arrivare alla laurea..ha senso tutto questo e poi rischiare la vita per andare a ballare o ad ammmucchiarsi in qualche locale? Ha senso tutto questo per poi beccarsi il virus in reparto da qualche coglione che doveva divertirsi? Solo voi ora potere cercare di convincere questa gente a controllarsi, a riportarli ad una realtà che viene negata da troppi, a partire da qualche politico che vede solo i propri interessi, non quelli del paese o dei suoi cittadini.
Non credete ai cazzari del virus, non siate superficiali, voi avete la consapevolezza di quello che può succedere, voi avete la coscienza di quello che dovrete affrontare una volta dall’altra parte, dalla parte dell’operatore sanitario, voi avete la misura di quello che dovrete fare, a voi ed ai vostri pazienti una volta in reparto. Siate duri, siate inflessibili, siate educativi con chi non ha il cervello o le capacità di comprendere che stiamo entrando in un tunnel in cui voi per primi come frequentatori o futuri medici (oltre ai vostri parenti )sarete messi a rischio da comportamenti errati. A ottobre se tutto va bene dovreste rientrare in reparto, con tutti i rischi connessi, e se non va bene farete medicina per corrispondenza, e non so cosa possa essere peggio. Quindi, testa sulle spalle, cervello acceso, non mettetevi a rischio, almeno voi: avrete tempo per divertirvi se per voi divertirvi significa solo andare alla pesca a strascico in discoteca: ci sono molti modi per divertirsi e ora questo è il più pericoloso. Sapete cosa fare e come comportarvi ma non è sufficiente che solo voi portiate la mascherina in discoteca, lavorate sulla testa degli altri, urlate, andatevene, non rischiate e non fate rischiare. Se solo uno di voi rientrerà all’università contagiato immaginate le conseguenze per tutta la sua classe, per i propri familiari, per l’università e per il policlinico. Siete futuri medici ed avete una immensa responsabilità per la quale giurerete a breve, il giuramento di Ippocrate nel quale sul vostro onore giurerete di non recare danno ad alcuno. Cominciate a rispettarlo fin d’ora, cominciate a pensare seriamente che sarete medici. Nessuno vi chiede di passare le vacanze chiusi in casa, ma mascherine sempre, lavaggi mani sempre, evitate assembramenti, feste del cavolo, discoteche, soprattutto discoteche estere in cui non esistono norme, accettate le prese per in giro dal coglione di turno che vi insulta perché portate la mascherina…anzi, convincetelo che chi sbaglia è lui, ditegli che siete studenti in medicina e che lui potrebbe capitare sotto le vostre mani a breve..usate tutto i mezzi possibili, giocate anche sporco per convincere gli idioti, date il buon esempio e se non funziona andatevene. A settembre, in aula, ci giochiamo molto, la frequenza in aula e reparto, la salute dei vostri coetanei e parenti, il proseguo dei vostri studi. Forse vi siete dimenticati tutto questo..ecco, non fatelo, siete studenti in medicina e futuri medici, quelli che dovranno spalare la merda..non dimenticatelo mai…e buone vacanze. Stefano marini, M.D., Pd.D. docente universitario, medico del lavoro.