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Treatments for cough and common cold in children | The BMJ

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Pubblicato da su 18 febbraio 2024 in Uncategorized

 

Benaltrismo – Wikipedia

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Ca Fondello cardiochirurgia

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Pubblicato da su 16 gennaio 2024 in Uncategorized

 

Valutazione delle politiche pubbliche e revisione della spesa – Valutazione-politiche-pubbliche-e-revisione-della-spesa.pdf

 

DISUGUAGLIANZA DELLA RICCHEZZA
CON I DATI E NON CON L’IDEOLOGIA.
L’altro giorno Bankitalia ha pubblicato dei dati sulla distribuzione della ricchezza.
La distribuzione della ricchezza è diversa dalla distribuzione del reddito: quest’ultima infatti ci dice quanto sono distanti quelli che ogni anno guadagnano di più da quelli che guadagnano meno.
La distribuzione della ricchezza invece ci dice quanto sono distanti quelli che hanno accumulato di più (in termini di risparmi passati o ereditati) da quelli che hanno accumulato di meno.
In particolare, si guarda alla ricchezza netta: l’ammontare di ricchezza posseduta al netto dei debiti.
L’indagine – sebbene con una metodologia un po’ nuova – non dice niente di drammaticamente eclatante. Ma ciononostante può essere utile fare un riassunto, in 5 domande e risposte.
————————————————-
1) E’ VERO CHE LA DISUGUAGLIANZA IN ITALIA STA AUMENTANDO?
No.
I dati mostrano che dal 2016 sta rimanendo costante o in lieve calo.
2) MA PRIMA E’ AUMENTATA?
Dal 2010 al 2016 è aumentata leggermente (da 0,67 a 0,71).
3) MA L’ITALIA È PIÙ DISEGUALE DI ALTRI PAESI?
No.
L’Italia mostra un livello di diseguaglianza della ricchezza inferiore sia rispetto a Francia e Germania che all’area euro nel suo complesso.
4) COM’È DISTRIBUITA LA RICCHEZZA IN ITALIA?
La casa ha un valore assolutamente preponderante per il 50% più povero della popolazione: per costoro infatti, la loro ricchezza netta è per tre quarti costituita dall’abitazione (e la percentuale è in crescita negli ultimi anni).
Per il 10% più ricco, invece, la casa conta circa un terzo. Per loro è molto più importante la ricchezza finanziaria o le aziende (due terzi).
5) CHE CONCLUSIONI POSSIAMO TRARRE SULLA DESIDERABILITÀ DI UNA PATRIMONIALE?
Se si volesse aumentare la tassazione patrimoniale sugli immobili (che già esiste e dal 2012 è pure bella grossa), non si farebbe un gran affare: si andrebbe a colpire ancor di più la ricchezza netta della metà più povera della popolazione. Altra cosa, ovviamente, sarebbe riequilibrare il peso di questa tassazione, a parità di gettito. Ma questa è un’altra storia.
Ma pure aumentare la patrimoniale sulla ricchezza finanziaria non sarebbe una gran bella idea: non solo perché i capitali sono mobili, e quindi possono fuggire via con un click; ma anche perché, come si vede bene dalla disaggregazione dello studio di Bankitalia, questo tipo di ricchezza (che si immagina essere “astratta”) alla fine è molto concreta: si tratta di risorse che direttamente o indirettamente vanno a finanziare le realtà produttive, e quindi creano le condizioni per impiegare lavoro.

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Pubblicato da su 13 gennaio 2024 in Uncategorized

 

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Pubblicato da su 25 novembre 2023 in Uncategorized

 

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Obbligo Ecm, come salvarsi dalle sanzioni – Fondazione Enpam | Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri

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Pubblicato da su 20 ottobre 2023 in Uncategorized

 

Gli influencer che parlano di salute e sanità – Forward

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Introduzione all’intelligenza artificiale in medicina per il personale sanitario

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Pubblicato da su 30 settembre 2023 in Uncategorized

 

I 50 euro che passano di mano | Butac – Bufale Un Tanto Al Chilo

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Pubblicato da su 30 luglio 2023 in Uncategorized

 

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Una delle eredità peggiori che il marxismo

Massimo Fontana
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Una delle eredità peggiori che il marxismo ha lasciato nella cultura occidentale è l’aver introiettato in essa il concetto di predazione economica come movente delle azioni umane.
Mi spiego: nel marxismo, essendo a sommi capi l’unico fattore effettivamente produttivo (ovvero in grado di creare un sovrappiù economico) il lavoro, ed essendo questo il frutto dell’impegno di ogni singolo lavoratore, ogni aumento della ricchezza di qualcuno non potrà che avvenire attraverso il “furto” del sovrappiù, quindi del lavoro, creato da qualcun altro.
Adottando questa visione perciò non solo le disuguaglianze verranno viste come sostanzialmente illegittime in quanto frutto di un furto, ma in senso più generale, cosa che ci interessa nel caso specifico, si tenderà a motivare ogni azione umana come il portato finale della volontà di appropriazione della ricchezza e del lavoro altrui.
Da qui deriva la famosa “lotta di classe”, ma sempre da qui deriva la considerazione del capitalismo come il motore primo della guerra, essendo nel marxismo il capitalismo per definizione un sistema sociale “predatorio”.
Perché ho fatto questa lunga introduzione?
Perché è l’unica spiegazione possibile per giustificare la sopravvivenza nel dibattitto pubblico occidentale di una vera e propria favola.
Di cosa sto parlando?
Dell’invasione di Taiwan da parte della Cina determinato dalla volontà cinese di assicurarsi le risorse economiche, in primis tecnologiche, di Taiwan.
Lo dovremmo sapere: la Cina ha da tempo resa pubblica la sua volontà di riconquistare l’isola di Taiwan, che lei vede come una provincia ribelle e per arrivare a questo è decisa anche ad utilizzare l’uso dell’esercito, qui https://www.corriere.it/…/taiwan-cinese-ma-xi-ha-altre…
Ma per quale motivo la Cina è decisa a sfidare non solo Taiwan, ma anche gli Usa e l’occidente tutto per conquistare questa piccola isoletta posta di fronte alle sue coste?
Una possibile risposta l’abbiamo appena vista e nasce come detto dalla visione marxista della vita sociale.
Visione che come un virus mortale, ha ormai infettato anche altre culture non marxiste, portandole così a fare interpretazioni e quindi a proporre azioni letteralmente “strampalate”, come possiamo leggere ad esempio qui, dove un membro del congresso americano ha ipotizzato un possibile bombardamento degli stabilimenti di Tsmc in risposta ad una invasione cinese, https://www.hwupgrade.it/…/tsmc-gli-stati-uniti…
Ma le cose stanno effettivamente così?
Ovvero ciò che potrebbe spingere la Cina ad una invasione di Taiwan sono le sue risorse economiche e tecnologiche?
Proviamo ad analizzare la questione.
Per cominciare esaminiamo quali sono le risorse naturali ed economiche di Taiwan, qui https://en.wikipedia.org/wiki/Economy_of_Taiwan e qui https://www.worldatlas.com/…/what-are-the-major-natural…
Innanzitutto notiamo subito che Taiwan ha una dotazione di risorse naturali molto scarsa.
Ad esempio importa il 72% del petrolio che consuma e esaminando le sue esportazioni, qui https://oec.world/en/profile/country/twn , si vede chiaramente come i beni primari siano quasi del tutto assenti dal suo export.
Certamente a quanto pare ha riserve di ferro e rame, ma le quantità sono abbastanza basse e tali da scoraggiarne lo sfruttamento minerario, che non a caso non viene fatto.
Alla fine, proprio guardando la composizione delle esportazioni, l’unica attività economica di un qualche valore che ha Taiwan è la produzione di microprocessori, che arriva al 36,6% del totale dell’export dell’isola.
E proprio i microprocessori, a partire dal suo principale produttore, ovvero l’azienda Tsmc, qui https://it.wikipedia.org/wiki/TSMC dovrebbe essere il principale obiettivo dell’invasione cinese secondo il framework interpretativo pseudo-marxista illustrato sopra.
Perché proprio Tsmc?
Per due motivi.
Il primo è quantitativo: Tsmc da sola è responsabile del 56% del fatturato totale dell’industria dei semiconduttori per il reparto “fonderie”, ovvero i produttori materiali dei chip di silicio, qui https://www.eenewseurope.com/…/tsmc-globalfoundries…/…
Il secondo motivo è forse più decisivo: Tsmc detiene al momento la leadership tecnologica nella produzione di microprocessori più evoluti, con il suo nodo produttivo a 5 nm, per ora di sua esclusiva competenza, qui https://en.wikipedia.org/wiki/5_nm_process
Hanno ragione quindi i teorici della invasione “predatrice”?
In realtà no e la motivazione l’ha spiegata benissimo proprio il presidente di Tsmc qui, https://www.dday.it/redazione/43392/tsmc-cina-taiwan
La ragione è invero semplice e banale per chi conosce il funzionamento del sistema economico mondiale attuale: Tsmc può produrre i suoi chip solo se riceve materiali e tecnologia dagli altri paesi, quelli occidentali in primis.
Se questi bloccassero a seguito di una invasione cinese le loro esportazioni verso Taiwan, la Cina non avrebbe modo di far funzionare le fonderie di Taiwan e quindi rimarrebbe letteralmente con le mani in mano, o meglio, un mucchio di fabbriche impossibilitate a produrre.
E questo varrebbe anche nel caso la Cina impegnasse le sue risorse materiali in sostituzione di quelle occidentali: in ogni caso mancherebbe di una parte della tecnologia che Tsmc usa e che è detenuta dall’occidente.
L’esempio perfetto sono i macchinari per la produzione fotolitografica dei microprocessori.
Macchine che vengono prodotte da pochissime aziende e che nel processo litografico oggi più avanzato, ovvero quello con la luce ultravioletta e che Tsmc usa per produrre i suoi chip più elaborati, vede un unico produttore in tutto il pianeta.
Questo produttore è l’azienda Asml, https://en.wikipedia.org/wiki/ASML_Holding e la sua nazionalità è OLANDESE.
E’ perciò facilmente immaginabile che a seguito di una invasione cinese di Taiwan, il governo olandese, seguendo molto probabilmente gli altri governi occidentali, ordinerà alle sue aziende a più elevata tecnologia di sospendere l’approvvigionamento di macchinari verso Taiwan, lasciando così la Cina comunque senza la tecnologia necessaria a proseguire l’attività di Taiwan.
Ora, qualcuno potrebbe obiettare che questo comunque creerebbe problemi perlomeno di approvvigionamento a tutto il pianeta, dal momento che proprio Tsmc produce come visto sopra il 56% del fatturato di tutta l’industria mondiale di semiconduttori.
E non a caso questo è l’allarme lanciato qualche tempo fa dal direttore della National Intelligence Usa qui https://www.reuters.com/…/top-us-spy-says-chinese…/
Questo è vero, ma tale problema non colpirebbe solo l’occidente, ma tutto il pianeta e quindi anche la Cina.
Se infatti Tsmc non producesse più niente a causa del blocco dei rifornimenti occidentali, non produrrebbe più nulla per tutti.
Cina inclusa.
Andiamo verso la conclusione.
Nell’ultimo anno si è parlato molto della possibile invasione cinese di Taiwan e una delle motivazioni addotte è la predazione economica e tecnologica che la Cina farebbe e otterrebbe.
Ad una analisi però più attenta, tale predazione o non sarebbe possibile, o sarebbe attuabile a spese maggiori degli eventuali benefici ottenuti.
Quindi, se anche Tsmc dovesse cadere nelle mani del regime cinese, la superiorità tecnologica occidentale nell’industria dei semiconduttori di ultima generazione, dovrebbe essere comunque assicurata.
Questo non vuol dire che non ci saranno problemi.
Anzi, è probabile che ci sarà per un certo periodo una forte carenza di processori dovuti al blocco commerciale eventuale con la Cina.
Ma la frontiera tecnologica dovrebbe comunque rimanere in occidente.
L’unica domanda a cui rispondere a questo punto è solamente questa: da dove arriva tale modo di pensare e porsi verso le dinamiche geopolitiche internazionali?
Come detto fin dall’inizio ritengo che una grossa responsabilità l’abbia avuta la cultura marxista, che con la sua interpretazione errata dei rapporti economici ha infettato, anche se ovviamente a gradi diversi, l’intera cultura occidentale.
Questo vuol dire che non esistono le invasioni “predatorie”?
No, queste esistono eccome e personalmente ritengo ad esempio che la guerra in Iraq del 2003 ne sia stato un sostanziale esempio.
Ma il punto è che tali dinamiche non sono la normalità e che ne vada eventualmente verificata l’esistenza caso per caso.
Secondo i dati visti sopra, l’invasione cinese di Taiwan non sembra comunque rientrare in simile dinamica.
Purtroppo il vero e banale motivo sembra essere il solito vecchio e devastante nazionalismo.
E proprio il nazionalismo è il male che periodicamente porta puntualmente il mondo verso l’abisso.
Non il capitalismo, ma il nazionalismo.
Quando lo capiremo, avremo fatto tutti quanti un passo in avanti verso un mondo se non più pacifico, forse un po meno belligerante.
Buona nottata a tutti.
 
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Pubblicato da su 27 Maggio 2023 in Uncategorized

 

SPAZZOLA PER CAPELLI

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Pubblicato da su 7 febbraio 2023 in Uncategorized

 

Associazione per Medici Chirurghi e Odontoiatri – Club Medici

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Pubblicato da su 6 febbraio 2023 in Uncategorized

 

Can artificial intelligence pass the Fellowship of the Royal College of Radiologists examination? Multi-reader diagnostic accuracy study | The BMJ

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Pubblicato da su 28 dicembre 2022 in Uncategorized

 

serie covid e vaccini

uno

 
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Pubblicato da su 12 dicembre 2022 in Uncategorized

 

Dalle pensioni alla sanità, dove vanno tutte le tasse che versiamo

Dalle pensioni alla sanità, dove vanno tutte le tasse che versiamo

 
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Pubblicato da su 18 novembre 2022 in Uncategorized